Accessibility Act: come adeguarsi entro giugno 2025?

L’introduzione dei criteri ESG nella strategia della propria azienda è fondamentale per il successo a lungo termine di ogni organizzazione, perchè è dimostrazione di attenzione e impegno verso l’ambiente, la responsabilità sociale e la buona governance aziendale.
Tra gli obiettivi di sostenibilità aziendale si colloca il tema dell’accessibilità, che coinvolge circa un miliardo di persone in tutto il mondo.
Un’organizzazione attenta all’inclusività deve impegnarsi ad avere risorse, strumenti e infrastrutture accessibili, comprese quelle digitali.

 

“L’accessibilità web è l’insieme di tecnologie e pratiche che assicura a qualunque persona di poter navigare su internet senza incontrare difficoltà”


Oltre ai siti web, l’accessibilità digitale include i documenti digitali (file e pdf condivisibili e scaricabili), i contenuti multimediali (video, immagini, podcast) e le applicazioni per i dispositivi mobile, e comporta importanti vantaggi:

  • INCLUSIONE DIGITALE: un sito web accessibile permette che nessuno venga escluso dall’utilizzo di contenuti e dei servizi offerti, consentendo a tutte le persone di accedervi e utilizzarlo senza impedimenti
  • AMPLIAMENTO DEL PUBBLICO: offrire un’ esperienza digitale accessibile permette di raggiungere un vasto numero di utenti
  • MIGLIORAMENTO DELL’ESPERIENZA UTENTE: una navigazione fluida e una struttura del sito chiara permettono ai visitatori di reperire facilmente le informazioni di cui hanno bisogno. Un’ottima UX comporta quindi soddisfazione da parte degli utenti, che sono maggiormente coinvolti dai contenuti e portati ad una maggiore permanenza sul sito
  • OTTIMIZZAZIONE PER I MOTORI DI RICERCA: molte direttive sull’accessibilità digitale coincidono con le strategie di ottimizzazione SEO. Un esempio è rappresentato dal corretto utilizzo di testi alternativi per le immagini e dalla struttura semantica del contenuto: questi due fattori possono contribuire a potenziare la comprensione del sito da parte dei motori di ricerca. Questo incrementa sia la sua visibilità che il suo posizionamento nei risultati di ricerca
  • IMMAGINE POSITIVA DELL’AZIENDA: un sito web accessibile presenta un’immagine positiva dell’azienda ed evidenzia il suo impegno per uguaglianza, inclusione e attenzione alle esigenze delle persone con disabilità. Questo influisce positivamente sulla reputazione e sulla credibilità del brand
  • RISPETTO DELLE LEGGI E DELLE NORMATIVE: esistono leggi e normative dedicate all’accessibilità dei siti web, con l’obiettivo di raggiungere parità e uguaglianza di opportunità per tutte le persone


Il 28 giugno 2022 è entrato in vigore il decreto legislativo che ha recepito l’European Accessibility Act (EAA) – la direttiva promulgata dall’Unione Europea che stabilisce i requisiti minimi di accessibilità dei prodotti e dei servizi – che rende obbligatoria l’accessibilità dei siti web anche alle imprese private entro il 28 giugno 2025. I termini per le pubbliche amministrazioni sono invece già scaduti da giugno 2020.

 

Quali sono i requisiti da rispettare?
Il primo obbligo riguarda la dichiarazione di accessibilità, che va resa pubblica e accessibile tramite link dal footer del sito, mentre per le app viene riportata la URL all’interno delle informazioni generali presenti nello store e nel relativo sito web del soggetto erogatore.
Lo scopo della dichiarazione – che i soggetti erogatori devono rilasciare e aggiornare annualmente entro il 23 settembre per ciascuno dei siti web e applicazioni mobili di cui sono titolari – è indicare lo stato di accessibilità del sito che si sta visitando. Il modello per realizzarla è stato pubblicato dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).
Il Worldwide Web Consortium (W3C – L’ente governativo del web), ha pubblicato linee guida sull’accessibilità (WCAG 2.1) che forniscono delle indicazioni concrete ai designer e agli sviluppatori di contenuti, per garantire che i siti creati siano il più possibile accessibili agli utenti, indipendentemente da eventuali disabilità: visive, perdita dell’udito, difficoltà di apprendimento, limitazioni correlate all’età.

Chi deve rispettare questi obblighi?
Come indicato precedentemente, le pubbliche amministrazioni e le imprese che offrono servizi pubblici sono tenute a rispettare gli obblighi di accessibilità da giugno 2020.
Gli obblighi di accessibilità per le imprese private sono entrati in vigore il 5 novembre 2022, – inclusa la dichiarazione di accessibilità da pubblicare entro il 23 settembre 2022 – e riguardavano i “soggetti erogatori”: le imprese con un fatturato medio, negli ultimi tre esercizi, di almeno 500 milioni di euro.
L’obbligo che decorrerà da giugno 2025 è rivolto alle altre imprese, ad esclusione delle realtà con meno di 10 dipendenti o con un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. Per queste ultime sono previsti strumenti di sostegno e linee guida che hanno lo scopo di agevolare l’applicazione delle normative di accessibilità.

Cosa comporta il mancato adeguamento alla normativa?
Il rispetto delle norme in materia di accessibilità è di natura etica, dal momento che è fondamentale garantire a tutte le persone gli stessi diritti, e di natura economica, le sanzioni derivate dalla violazione di queste norme potrebbero ammontare fino al 5% del fatturato annuo. Nel caso in cui l’AgID rilevasse inosservanze delle norme in materia di accessibilità, il trasgressore avrebbe ancora la possibilità di provvedere, mettendosi in regola entro una data stabilita dal giudice.


CREDITS: sitiaccessibili.itaccessiway.com