Come gestire il “rischio umano” per la cyber security

news come gestire il rischio umano per la cyber security

Categoria

Sicurezza informatica

Data di pubblicazione

23 Settembre 2022

Recenti studi hanno dimostrato che le problematiche legate alla sicurezza informatica sono sempre più numerose e complesse: durante la pandemia è stato infatti registrato un aumento degli attacchi informatici verso imprese e organizzazioni di oltre il 500% rispetto al 2019. Secondo il rapporto “Cyberchology, The Human Element“ del 2021 i tre fattori principali che hanno causato questo incremento sono l’intensificazione dello smart working, la scarsa qualità della sicurezza dei dispositivi utilizzati per il lavoro da remoto e l’insufficiente formazione degli utenti in merito alla sicurezza informatica.

Spesso i collaboratori aziendali hanno un inadeguato livello di formazione in merito alla cyber sicurezza e per questo motivo rappresentano la parte più debole e vulnerabile del perimetro IT aziendale. Le statistiche dimostrano inoltre che la maggior parte degli attacchi – che hanno come obiettivo PMI e micro imprese – riesce ad andare a buon fine passando attraverso i dispositivi di collaboratori impreparati, tramite mail con allegati malevoli che vengono aperti permettendo quindi l’ingresso di malware o ransomware nella rete aziendale; dove possono rimanere per diverso tempo senza manifestarsi, ma analizzando e registrando i dati fino alla loro attivazione che avrà lo scopo di crittografare dati, bloccare le attività aziendali, minacciare la pubblicazione dei dati acquisiti e richiedere un riscatto.

Come indicato dal rapporto “Cyberchology, The Human Element“ l’80% delle aziende, nell’ultimo anno, ha riscontrato un aumento del rischio della sicurezza informatica causato da fattori umani. I principali elementi emersi da questa indagine sono:

  • Un aumento del 63% della criminalità informatica dall’inizio del lockdown per il Covid-19
  • Durante la pandemia, la più grande incognita per la cyber security è stata l’errore umano
  • Solamente un quarto delle aziende considera la propria strategia di lavoro in smart working efficace e sicura
  • Il 47% dei lavoratori in smart working è preoccupato per la propria capacità di gestire lo stress e di commettere per questo motivo errori che possano mettere a rischio la sicurezza aziendale

 

La maggior parte degli accessi non autorizzati da parte di soggetti esterni malintenzionati, come download di file dannosi, click a link malevoli, password troppo deboli o configurazioni di sicurezza errate, può essere ricondotta a comportamenti umani involontari o imprudenti. Da uno studio di IBM è emerso che l’errore umano è la causa del 95% delle violazioni alla sicurezza informatica aziendale.

L’introduzione dello smart working, unito al rischio umano, ha causato una crescita esponenziale di queste violazioni: la gestione e il controllo della sicurezza diventano molto più complesse con gli utenti che lavorano da casa collegati alle reti domestiche, dove ogni dispositivo collegato a Internet può essere utilizzato dagli hacker per sferrare attacchi. Diventa quindi necessario impedire che le minacce riescano a insinuarsi all’interno della rete, controllare l’utilizzo dei dati, gli accessi alla rete ed esaminare continuamenti i comportamenti che creano potenziali vulnerabilità per prevenirle, ma soprattutto introdurre un programma di gestione dei rischi che comprenda la valutazione del rischio umano e che comprenda anche momenti formativi e di valutazione delle capacità dei collaboratori.

 

La soluzione più efficace contro gli attacchi informatici è quindi la prevenzione.

 

Le organizzazioni devono prepararsi ad affrontare una situazione di cyber risk continua, con attacchi sempre più frequenti e con conseguenze sempre più gravi. Il tema della sicurezza informatica non deve più coinvolgere solamente il reparto IT ma deve essere esteso a tutte le risorse umane, che devono essere formate e consapevoli per una riduzione dei rischi informatici.

Il nostro servizio Phish Threat permette alle aziende di mettere alla prova gli utenti a riconoscere gli attacchi di phishing. Si tratta di una piattaforma che permette di simulare attacchi di phishing personalizzabili tramite l’invio di email a tutti gli utenti e che ha quindi l’obiettivo di formarli ed educarli a riconoscere email sospette. Oltre alla simulazione di attacchi permette di: generare intere campagne che possono essere indirizzate a gruppi specifici di utenti o a tutta l’azienda; fornire agli utenti moduli di formazione interattivi per educarli a rispondere a minacce specifiche come email sospette con link o allegati malevoli, furto di credenziali, livello di sicurezza delle password e conformità alle normative in vigore; monitorare i risultati di ogni singolo utente per avere una valutazione completa del livello di vulnerabilità e creare una risposta aziendale per gli utenti che sono stati ingannati dall’attacco.

Contattaci a commerciale@webeasytech.com per richiedere la gestione di corsi di formazione per gli utenti per renderli consapevoli e informati in materia di sicurezza informatica, consolidare i sistemi di difesa della tua azienda e disporre di tutti i servizi offerti da Phish Threat, come protezione per email, endpoint e dispositivi mobili.

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