Dal 4 gennaio 2024 Google ha iniziato a eliminare dal suo browser Chrome i cookie di terze parti: al momento questo progetto riguarda l’1% di utenti casuali di Chrome e cioè 30 milioni di persone, che possono navigare online senza la richiesta di accettare o meno i cookie.
L’obiettivo di questa iniziativa è il bilanciamento tra pubblicità mirata e privacy degli utenti. Google prevede di eliminare definitivamente i cookie di terze parti per tutti i suoi utenti entro settembre 2024.
I cookie sono dei piccoli file di testo che vengono memorizzati sul dispositivo dell’utente durante la navigazione su un sito web.
Sono utilizzati per memorizzare e tenere traccia delle informazioni e delle azioni degli utenti che visitano il sito: preferenze di navigazione, impostazioni di accesso e altre informazioni necessarie, per personalizzarne l’esperienza o per raccogliere dati statistici in merito all’utilizzo del sito visitato.
I cookie possono essere di prima parte – creati e installati direttamente dal proprietario del sito web, per personalizzare l’esperienza di navigazione – e di terze parti – creati e memorizzati su un dominio diverso da quello visitato dall’utente, sono utilizzati per tracciare le attività degli utenti per fornire pubblicità personalizzata – e si dividono in 3 tipologie:
- Cookie tecnici: necessari a far funzionare il sito; permettono, ad esempio, il corretto caricamento delle pagine, l’utilizzo del carrello negli e-commerce o la gestione dell’autenticazione dell’utente nelle aree riservate
- Cookie analitici: raccolgono le informazioni in merito al traffico di un sito web; per esempio, il numero di visite, le pagine più popolari, le fasce orarie di visita e il comportamento di navigazione degli utenti. Possono essere gestiti e disabilitati nelle impostazioni del browser utilizzato per la navigazione
- Cookie di profilazione: raccolgono le informazioni in merito alla navigazione degli utenti e permettono di creare profili dettagliati per l’invio di messaggi pubblicitari mirati, in linea con le preferenze dell’utente, aumentando quindi l’efficacia delle campagne pubblicitarie. Possiamo trovare questo tipo di cookie sui social network
La gestione dei cookie di terze parti è importante per mantenere il controllo della propria privacy quando si naviga in Internet ed è responsabilità dei proprietari dei siti web informare chiaramente i visitatori in merito al loro utilizzo, solitamente tramite cookie policy chiare e un banner di consenso.
L’utente deve avere la possibilità di accettare, rifiutare o personalizzare le proprie preferenze relative ai cookie tramite il banner o modificando le impostazioni dal browser che sta utilizzando.
Bloccare i cookie di terze parti può migliorare la privacy online, ma potrebbe anche limitare la personalizzazione e l’efficacia di alcuni servizi online. È quindi importante trovare una soluzione che soddisfi le proprie esigenze di privacy senza compromettere la UX.
Una pratica consigliata a chi desidera limitare il tracciamento online, che richiede un regolare intervento da parte dell’utente, è la cancellazione periodica dei cookie tramite impostazioni del browser.
La soluzione proposta da Google: Privacy Sandbox
In risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti la privacy online e le pratiche di tracciamento degli utenti da parte di terze parti, Google ha sviluppato Privacy sandbox (Protezione antitracciamento): la soluzione che mira a proteggere la privacy degli utenti, consentendo contemporaneamente agli inserzionisti di continuare a fornire pubblicità mirata e personalizzata. L’obiettivo è quello di sviluppare nuove tecnologie e standard che consentano agli inserzionisti di raggiungere il loro pubblico di riferimento senza la necessità di utilizzare dati personali sensibili o di tracciare l’attività degli utenti attraverso i siti web.
Con questa soluzione Google si propone di eliminare i cookie di terze parti sostituendoli con alternative API (Application Programming Interface – Interfaccia di Programmazione dell’Applicazione) da integrare nel browser Chrome, che permettono di ottenere informazioni aggregate e anonime sugli utenti. In questo modo sarà possibile proseguire con le strategie aziendali di marketing mostrando annunci pertinenti, proteggendo contemporaneamente i dati e la privacy degli utenti.
Un esempio di API è Topics: un nuovo approccio alla pubblicità personalizzata che utilizza informazioni sugli interessi degli utenti, derivanti dalla loro cronologia di navigazione, per identificare argomenti rilevanti. Questi argomenti vengono memorizzati per un massimo di tre settimane e poi automaticamente rimossi. In questo modo Google consente la pubblicità basata sugli interessi senza la necessità di monitorare specificamente i siti visitati dagli utenti, offrendo così maggiore trasparenza e controllo sui dati condivisi rispetto ai sistemi di tracciamento come i cookie di terze parti.
Come capire se la funzionalità Privacy Sandbox è attiva nel nostro browser Chrome?
Se questa funzionalità è attiva, nella barra dell’indirizzo è presente un’icona a forma di occhio: se barrata significa che la funzione è attiva e il tracciamento tramite i cookie di terze parti non sta avvenendo, al contrario, se l’occhio non è barrato significa che la funzione è presente ma disabilitata o per scelta del cliente o perché il blocco dei cookie di terze parti non funziona correttamente.
È inoltre possibile verificare se questa funzione è attiva verificando se tra le impostazioni di browser è stata aggiunta una nuova scheda all’interno della sezione “Privacy e sicurezza”, che elenca le diverse opzioni per la gestione di questa funzionalità, come bloccare i siti di terze parti su tutti i siti o richiedere che il traffico web non venga tracciato.
Anche con l’introduzione di questa soluzione i siti web hanno comunque l’obbligo di richiedere il consenso degli utenti per la profilazione – come previsto dal GDPR – perché rimane fondamentale garantire trasparenza e acquisire il consenso. In questo nuovo contesto di cambiamento, sarà importante che gli inserzionisti si adattino e adottino nuove strategie. Mentre Google esplora alternative ai cookie di terze parti, il futuro della pubblicità online sembra indirizzarsi verso un approccio più sostenibile e rispettoso della privacy degli utenti.
Successivamente all’eliminazione dei cookie di terze parti sarà dunque importante adottare alcune strategie per mantenere efficaci le campagne pubblicitarie:
- Raccolta First Party Data: raccogliere i dati degli utenti attraverso il proprio sito web o app. Questo metodo garantisce il rispetto della privacy e fornisce anche dati più precisi e rilevanti per personalizzare l’esperienza dell’utente
- Segmentazione basata sugli interessi: utilizzare dati aggregati e resi anonimi per individuare tendenze e preferenze all’interno di gruppi di utenti, per pubblicità mirata senza necessità di tracciare singoli individui
- Personalizzazione ed engagement: investire in contenuti di qualità e in strategie di engagement per avere un rapporto diretto con il pubblico, incoraggiando l’utente a fornire volontariamente le proprie informazioni
Eliminazione dei cookie di terze parti significa anche utilizzo di nuovi strumenti e piattaforme, per lavorare nel rispetto della privacy come:
- Piattaforme di gestione dei dati (DMP): per la raccolta, l’organizzazione e l’analisi dei dati first-party
- Soluzioni basate su IA: per analizzare grandi volumi di dati non personali e identificare modelli e tendenze per la personalizzazione delle campagne
- Tecnologie blockchain: per la creazione di registri trasparenti e sicuri delle preferenze degli utenti e delle transazioni pubblicitarie